A chi ama la Toscana non saranno di certo passati inosservati certi enormi vasi che, nei giardini storici all’italiana spesso, ospitano grandi piante di limoni. Questi preziosi manufatti nascono dalle mani esperte di produttori di terrecotte dell’Impruneta e sono una costante dell’ambiente toscano. Ieri una delle aziende storiche, la MITAL, ha spento le 100 candeline e ha festeggiato quest’importante traguardo presentando un libro: “Anselmo Mariani e la sua fornace - Mestiere e tradizione”, a cura di Alberto Greco pubblicato da “Le Lettere”.
Il libro è nato dal desiderio del proprietario, Angiolo Mariani, di lasciare una memoria del padre Anselmo che nel 1914 fondò l'azienda che ancora oggi, con il nome di MITAL (nata invece nel 1967), dispone di un patrimonio di conoscenze sulla lavorazione delle terrecotte che nella maggior parte dei contesti è andata al contrario perduta. Per capire la qualità del lavoro della storica azienda di Impruneta, basta citare alcune delle sue commesse: vasi per il palazzo di Het Loo (Olanda) e per il Privy Garden di Hampton Court (Gran Bretagna), entrambe residenze volute da Guglielmo III d'Orange, ma fra i clienti ci sono anche il Quirinale, il Giardino di Boboli e l'Opera del Duomo di Firenze. La concorrenza del prodotto industriale ha spinto gli artigiani a perseguire standard qualitativi non realizzabili nella produzione meccanizzata, una scelta che negli ultimi trent'anni è sempre stata premiata grazie alla valorizzazione dei mestieri legati alla tradizione, insomma vere e proprie terrecotte d’autore.
Daniela Mugnai
per A Tavola con il Sorriso
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